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Le Creste della Bala





Erano anni che meditavo questo itinerario, precisamente dal 2000, quando il tentativo fatto da Collio terminò al passo di Dasdana, al termine dell’asfalto, a causa della neve.
Rigorosamente in solitaria, parto alle 8 in punto da Iseo in direzione Breno; l’intenzione è di affrontare la salita del passo di Croce Domini e poi le creste della Bala da nord.
Il primo tratto che costeggia il lago è piacevole e con una leggera brezza a favore riesco a tenere un buon ritmo; a Pisogne però sbaglio strada prendendo la statale nuova e mi tocca attraversare due lunghe gallerie, fortunatamente in leggera discesa e il traffico è scarso per cui raggiungo senza problemi Darfo Boario, sede delle famose Terme; qui riesco a prendere una tranquilla strada secondaria che mi porta in breve a Bienno, da dove attaccherò la salita del Croce Domini; breve deviazione alla Selletta di San Pietro in direzione Breno e via sulle prime dure rampe all’uscita del paese. In verità i 16 km di salita concederanno ben pochi tratti agevoli, cosa che mi induce ad una prima sosta per birra a Degna al km 3 e seconda birra a Campolaro, km 10; da lì alla cima mi toccherà accontentarmi dell’acqua della borraccia!
Giungo al Passo Croce Domini poco prima delle 12, proseguo per un paio di km per acchiappare anche il Goletto di Cadino e ritorno al passo. Vista la presenza del rifugio opto per un bel piatto di spaghetti anzichè affidarmi ai miei panini. Ripreso vigore, di nuovo in sella affronto lo sterrato tutto sommato accettabile anche con la bici da strada; il primo tratto è assai ripido e faticoso, ma una volta scollinato il Passo di Lavena la pendenza si addolcisce e posso godermi con più tranquillità il magnifico panorama.
Ormai in prossimità del Giogo di Bala il cielo comincia ad annuvolarsi, ma non sembra voglia piovere, in lontananza si scorgono i radar della ex base americana che dominano la valle; in breve ritrovo l’asfalto, noto che la strada che sale ai radar è chiusa da un cancello (meno male, così non posso salire!) Inizio la discesa avvolto dalla nebbia verso il Passo del Maniva dove mi fermo al bar per una breve merenda e la quarta birra (o quinta?) e mi butto poi nella lunga discesa verso Collio e la bassa Val Trompia; superato Gardone, mi aspetta ancora la salita al Passo dei Tre Termini per ritornare a Iseo; a dire la verità c’era ancora un valico nei pressi di Polaveno da aggiungere alla lista, ma un pò perchè non ho trovato la strada ma soprattutto perchè ero alla frutta, decido di tirare dritto sugli ultimi 5 km di facile salita che mancano al passo, di qui sarà discesa fino a raggiungere l’auto casualmente parcheggiata a due passi da un accogliente bar (!!).



Enzo Santa socio n.29