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Ricordando l’amico Piero


Candia Lomellina 29 aprile 2013


Al convegno UIC di Dobbiaco a giugno 2012 avevo proposto di commemorare la figura di Piero Rota che ci ha lasciato nell’aprile 2010. Si è deciso di ritrovarci in Lomellina a tre anni dalla scomparsa e Pino Guida e Enzo santa si sono impegnati ad organizzare un Memorial in suo onore

Io e Carmine siamo partiti presto il sabato 27 per poter fare una bella salita nell’Oltrepò Pavese prima di arrivare in serata a Casale Monferrato per l’incontro del giorno dopo. Giunti a Varzi, all’inizio della salita di Monte Penice (sulla quale si allenava Fausto Coppi) pioveva, per cui abbiamo rinunciato alla scalata e abbiamo pensato di andare in “pellegrinaggio” al sacrario di Fausto e Serse Coppi a Castellania, poco distante da Tortona. Grande l’emozione di trovarsi in quel luogo, con un tempo grigio e piovigginoso, e guardare attorno per assaporare la vista malinconica delle colline che furono quelle del Campionissimo.

La domenica mattina alle 8 ritrovo presso il ristorante Ponte Sesia presso Candia Lomellina, il paese di Piero. Un gran piacere rivedere diversi amici dell’UIC che da un anno non avevamo più incontrato. In particolare Jules Dejace e Georges Rossini, molto legati a Piero Rota. Scortati da Pino Guida e Enzo Santa si parte con un tempo incerto e freddino ma pieni di entusiasmo.
Prima sosta all’Abbazia di Breme con visita all’interno del complesso, poi a Sartirana con foto dinanzi al castello. Più avanti, lungo il percorso, si intravede un edificio particolare, era una ghiacciaia, peccato quasi in rovina; certe strutture andrebbero preservate a futura memoria. Punto più interessante del percorso la visita a Lomello con il suo Battistero di San Giovanni ad Fontes e la Basilica di Santa Maria Maggiore, risalenti all’anno 1000. Ritorno tra le risaie passando presso la Pieve di Velezzo, la più antica della Lomellina, e il suggestivo castello di Cozzo. Infine al cimitero di Candia la parte più commovente: l’incontro con i familiari di Piero, il cesto di fiori alla cappella, un minuto di raccoglimento per ricordare in silenzio l’amico che ci ha preceduto in cielo.

Pranzo piacevole tutti assieme accompagnato da buoni vini; il tempo ci ha assistiti, c’è stato a tratti anche il sole, in complesso una giornata positiva dedicata al grande Piero, Monsieur 2000, come amava chiamarlo Georges, per la sua passione di scalare le vette oltre i 2000 metri di altitudine.

Giordano Castagnoli socio UIC n° 163

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